Cos’è il co-branding?
Il co-branding è una forma di cooperazione strategica tra due o più aziende distinte. Pensate a due brand, anche appartenenti a un settore merceologico diverso ma che hanno elementi in comune e che collaborano per fare qualcosa in modo congiunto. Nello specifico la partnership può essere stretta sia per lanciare nuovi ed esclusivi prodotti sia per realizzare delle campagne pubblicitarie. Si deve parlare di co-branding quando le aziende coinvolte sono visibili e riconoscibili agli occhi dei clienti ma non solo: entrambe devono trarre beneficio dalla collaborazione!
Vantaggi e rischi del co-branding
Il co-branding è più di una semplice collaborazione, non a caso dà origine a una vera e propria associazione tra i due protagonisti. Questo implica una serie di vantaggi ma anche alcuni rischi, vediamoli insieme!
Vantaggi:
- Maggiore visibilità: ciascun brand aumenta la visibilità sul mercato, l’associazione all’altro, infatti, lo espone automaticamente di fronte agli occhi del target del suo alleato.
- Miglioramento della brand image: se un’azienda fa co-branding con un’azienda di successo, quest’ultima influenzerà positivamente l’immagine dell’altra!
- Estensione del pubblico e del mercato: ciascun protagonista si rivolge anche al target del suo alleato.
- Aumento delle vendite: un prodotto promosso da due brand è posizionato su fasce di mercato più ampie e presumibilmente può conquistare i clienti fidelizzati a un brand e incuriositi dall’altro.
Ora vediamo l’altra faccia della medaglia ovvero i rischi che si nascondono dietro a questa strategia di marketing:
- Danni alla reputazione e all’immagine: se uno dei due brand va incontro a problematiche di varia natura (di qualità, etici ecc), c’è la possibilità che questi ultimi si riflettono sia sull’azienda in questione sia su quella alleata.
- Confusione tra le due identità: l’associazione tra le due aziende, se è accompagnata da una scorretta comunicazione, può confondere i consumatori sul messaggio e la posizione dei brand coinvolti.
Probabilmente vi state domandando se vale la pena addentrarsi nell’arduo mondo del co-branding. L’alleanza con un altro brand (se ben fatta) è uno strumento potentissimo per le aziende e il loro business, ma se non si presta attenzione c’è il rischio di rovinare tutto il lavoro fatto in precendenza. Proprio per questo, prima di realizzare delle attività di co-branding vi consigliamo di assicurarvi la presenza di 3 elementi:
1. Awareness: le aziende coinvolte devono avere un alto livello di notorietà.
2.Coerenza: le aziende protagoniste devono essere compatibili, ovvero avere mission, vision e valori comuni.
3.Rilevanza: le associazioni che evocano l’alleanza tra i due brand devono essere rilevanti per i consumatori.
Esempi di co-branding? Swatch x Omega: una collaborazione che porta al successo
Nel 2022 è stato lanciato sul mercato “l’Omega Moon Watch”, un orologio frutto del co-branding realizzato da due dei più grandi brand di orologeria: Omega e Swatch.
Qual è stata la conseguenza dell’alleanza tra i due brand? Una folla di persone in fila di fronte ai negozi Swatch di tutta Italia! Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire per quale motivo l’Omega Moon Watch è entrato nella lista dei desideri dei consumatori.
I due brand con la loro collaborazione sono riusciti a dar vita a una linea di prodotto unica che unisce qualità, bellezza e prestigio di entrambe le aziende. Questo co-branding ha generato una psicosi d’acquisto, gli amanti dell’orologeria hanno presupposto che si trattasse di un’edizione limitata e si sono affrettati ad acquistare il nuovo modello targato Swatch-Omega: non potevano di certo lasciarsi scappare questa speciale edizione!
Oltre all’aumento delle vendite cosa hanno raggiunto i due brand? Swatch è stato associato a un brand di lusso e si è appropriato dei valori di affidabilità, durabilità e iconicità tipici di Omega. Quest’ultimo, invece, ha conquistato una nuova fetta di target ovvero coloro che hanno minori disponibilità economiche e che non si sarebbero interessati a un brand appartenente a quella fascia di prezzo se non avessero collaborato con Swatch.