Il caso Fantasanremo
Sanremo è una delle manifestazioni più attese dell’anno ma dal 2020 è nato un evento collaterale che ha aumentato la passione e il fermento per il Festival della musica italiana: il Fantasanremo. Quest’ultimo è un gioco ispirato al Fantacalcio: ma nello specifico come funziona?
Tutti possono partecipare in modo gratuito scaricando l’app o sul browser, basta iscriversi in tempo e rispettare il regolamento! Ogni concorrente deve comporre la sua squadra di cantanti, che nel corso del festival avrà l’obiettivo di guadagnare il maggior numero di punti possibile. In che modo? attraverso dei bonus assegnati per determinate azioni eseguite dai cantanti in squadra, tuttavia sono presenti anche delle penalità, o malus, che comportano la perdita dei punti.
Ogni partecipante può iscrivere la sua squadra a una o più leghe e sfidare i propri amici o altri utenti casuali. Dopo ogni serata viene fatta una classifica parziale in base ai corrispettivi punteggi ottenuti, alla fine del festival si decreterà il vincitore ovvero colui che ha raggiunto il punteggio più alto! Il premio in palio? La gloria con i propri amici!
Quella che sembrava un’idea folle, nata in un bar da un gruppo di amici marchigiani, è diventata un trend con numeri da record. In particolare, quest’anno si sono iscritte più di 4 milioni di squadre! Inoltre, la viralità del gioco è riuscita a coinvolgere quasi tutti gli artisti del festival che si impegnano a ottenere i bonus per far vincere coloro che li hanno inseriti nella propria squadra. E ancora, nel 2024 il Fantasanremo è sostenuto anche da alcuni brand sponsor (come Ciobar, Lavazza, Wizz air, Ticketone ecc.) che hanno dato vita a una propria lega e lanciato dei concorsi a premi per gli iscritti!
Anche se questo game non è stato realizzato dai produttori del brand, occorre domandarsi: Sanremo in tutto questo ci ha guadagnato qualcosa? Assolutamente sì, in particolare:
- Aumento dell’engagement: con la nascita del Fantasanremo i telespettatori non si trovano più ad assistere al festival in modo passivo ma possono scendere in campo e diventare i protagonisti del gioco. Il Festival di Sanremo, quindi, è diventata un’esperienza immersiva, interessante e coinvolgente. I partecipanti al game, infatti, hanno un’occasione in più per non perdersi nemmeno una puntata, riunirsi con gli amici e tifare imperterriti per la propria squadra!
- Riposizionamento del brand: il festival di Sanremo in passato era pensato per un target più adulto ed era considerato poco appetibile dalle nuove generazioni. Il Fantasanremo, con i suoi meccanismi di gioco, è stata una ventata d’aria fresca che ha conquistato le nuove generazioni!
- Fidelizzazione al brand: il fantasanremo è un trend in crescita, un game che nel tempo ha dato vita a una community affezionata al brand. La community, dunque, non potrà rinunciare a seguire la nuova edizione di Sanremo sia per ascoltare le canzoni in gara ma soprattutto per scoprire come si comporteranno gli artisti che faranno parte della loro squadra virtuale!
Come potete notare, il Fantasanremo ha permesso al brand di raggiungere degli obiettivi di marketing. Non a caso, anche se nasce come un semplice gioco tra amici, si tratta di un vero e proprio esempio di gamification marketing. Scopriamo insieme perché!
Cos’è la gamification marketing?
La gamification o gamification marketing è una strategia innovativa che prevede l’utilizzo di elementi tipici del gioco per raggiungere determinati obiettivi aziendali. Si tratta di uno strumento che si distacca completamente rispetto a quelli tradizionali, il pubblico infatti viene catapultato in mondo fatto di sfide, classifiche, premi e divertimento. La caratteristica fondamentale della gamification è che il consumatore viene coinvolto attivamente e soprattutto diventa il vero e proprio protagonista!
Per quale motivo i brand dovrebbero cavalcare l’onda del gioco e mettere in atto delle strategie di gamification? Sono presenti numerosi vantaggi, ecco i principali:
- Coinvolgimento del pubblico: gli elementi ludici, colonna portante della gamification, riescono a stimolare l’attenzione e l’interesse del pubblico. Oggi le persone si trovano di fronte a un numero illimitato di messaggi e catturare la loro attenzione è diventato sempre più difficile. Una delle cose che riesce ancora a richiamare l’interesse del consumatore è il gioco. Per quale motivo? Perché intrattiene, diverte e coinvolge! Una strategia di gamification marketing ben pianificata, quindi, aumenta l’engagement e crea un sentimento positivo a favore del brand.
- Fidelizzazione dei clienti: La presenza di elementi come premi, punti e ricompense gratifica i consumatori per la loro partecipazione al game. La conseguenza? I partecipanti sono incentivati a interagire nuovamente con il brand e a rimanergli fedele.
- Miglioramento dell’immagine del brand: Associare la brand experience del consumatore a momenti divertenti e gratificanti influisce sull’immagine del brand. Quest’ultimo, infatti, può migliorare la propria brand image ed essere riconosciuto come innovativo, creativo e coinvolgente.
- Differenziazione rispetto ai competitors: adottare una strategia di gamification marketing significa anche offrire un’esperienza innovativa e differente da quella delle altre aziende che popolano il mercato. Quella stessa esperienza può diventare un importante elemento di riconoscimento o meglio un punto di differenziazione rispetto ai competitors.
- Raccolta dati e insight: la gamification è uno strumento utile anche per la raccolta di dati e insight sul comportamento dei consumatori. Non a caso, ogni azione compiuta dai giocatori viene monitorata e diventa un importante indizio per conoscere il proprio pubblico e sviluppare delle offerte mirate.
- Acquisizione nuovi clienti: un approccio innovativo e coinvolgente può attrarre anche tutti coloro che non avevano mai scelto il brand. Questo significa che questo strumento di marketing è ideale non solo per fidelizzare i clienti ma anche per conquistarne dei nuovi!
Le fasi per fare una buona strategia di gamification marketing
Da quello che vi abbiamo raccontato fino ad ora, risulta chiaro che la gamification è un processo coinvolgente e strategico. Ciò nonostante, non può essere il frutto di una scelta casuale ma richiede un’attenta pianificazione. Ecco le fasi che non possono mancare per elaborare un’efficace strategia di gamification marketing:
- Analisi del Pubblico: Cominciate con un’analisi approfondita del vostro pubblico di riferimento. Chi sono i vostri clienti? Quali sono i loro interessi, le loro preferenze e i loro comportamenti d’acquisto? Comprendere le motivazioni e le aspirazioni del target vi aiuterà a creare un’esperienza di gamification mirata e rilevante.
- Definizione degli obiettivi: una fase imprescindibile per elaborare qualsiasi strategia di marketing. Una tra le prime cose che dovete domandarvi è cosa volete raggiungere con la gamification. L’aumento dell’engagement? L’aumento delle conversioni? Il miglioramento della customer retention? Qualsiasi sia l’obiettivo che volete raggiungere assicuratevi sempre che sia specifico, misurabile, raggiungibile, realistico e temporaneo (SMART). Fatto questo sarete pronti a procedere con la fase successiva!
- Identificazione dei punti chiave: Identificate i punti chiave dell’esperienza del cliente in cui integrare gli elementi di gamification. Questi potrebbero includere l’acquisto di prodotti, l’iscrizione a newsletter, la partecipazione a sondaggi o la condivisione di contenuti sui social media.
- Selezione dei meccanismi di gioco: Scegliete i meccanismi di gioco più adatti ai vostri obiettivi e al vostro pubblico. Includete punti, livelli, classifiche, premi, sfide e tutto ciò che vi sembra adatto al raggiungimento degli obiettivi. Assicuratevi che quanto selezionato sia intuitivo, divertente e in linea con l’esperienza complessiva del brand!
- Creazione di contenuti coinvolgenti: Create contenuti coinvolgenti e originali che incoraggino la partecipazione e la competizione. Ad esempio: quiz, giochi interattivi, storie a tema o concorsi fotografici. Assicuratevi che i contenuti siano rilevanti per il pubblico e che offrano un valore aggiunto tangibile.
- Implementazione e test: Implementate la vostra strategia di gamification e testate regolarmente le prestazioni e l’engagement degli utenti. Monitorate le metriche chiave (come il tasso di partecipazione, la frequenza di utilizzo e la fedeltà dei clienti) e apportate le modifiche necessarie in base ai feedback e ai risultati ottenuti.
E voi, avete mai cavalcato l’onda del gioco per scopi di marketing? Se la risposta è no, non vi resta altro che provare!