Lead nurturing

lead nurturing
“Lead nurturing”: due semplici parole che indicano un importante processo dedicato alla conquista di potenziali clienti. Ma nello specifico di cosa si tratta?

Consultando il sito web di un’agenzia di marketing e comunicazione potrebbe esservi capitato di leggere il termine “lead nurturing” e di non aver ben chiaro quali pratiche si nascondono dietro a queste due semplici parole. Si tratta di attività molto rilevanti e redditizie che vale la pena conoscere e capire fino in fondo!

Cos’è il lead nurturing?

Per comprendere il significato di lead nurturing occorre partire dal termine “lead”, quest’ultimo indica le persone potenzialmente interessate a un prodotto o servizio promosso da un’azienda. Spesso si fa confusione tra la lead generation e la lead nurtuting, entrambe fanno parte del funnel di marketing ma si tratta di due fasi separate e differenti:

  • la prima ha lo scopo di raccogliere i contatti di persone potenzialmente interessate a un prodotto o servizio;
  • la seconda è la fase successiva alla lead generation e ha l’obiettivo di entrare in relazione con i possibili acquirenti, stimolare interesse e conquistare la loro fiducia.

Pertanto, il lead nurturing indica l’insieme di attività, azioni o pratiche destinate a “nutrire” i contatti potenzialmente interessati a un prodotto o servizio. Nello specifico si tratta di un processo che permette al brand di creare una relazione con i potenziali clienti e conseguentemente di conquistare la loro fiducia e le loro preferenze di mercato.

In che modo viene fatto tutto questo? L’azienda interviene con la creazione di contenuti interessanti, informazioni pertinenti e un supporto costante nei confronti degli utenti coinvolti. Ma attenzione, la proposta di questi contenuti deve avvenire in modo tempestivo cioè nel momento in cui la persona mostra un determinato interesse verso il prodotto o il servizio in questione.

Questo viene effettuato facilmente attraverso la cosiddetta “marketing automation” ovvero delle automazioni che permettono di svolgere delle attività in modo automatico cioè senza un continuo impegno manuale: e-mail marketing automation, inbound marketing, social media marketing, i BOT e molto altro. Ricordatevi che l’obiettivo finale da raggiungere è uno e inequivocabile: trasformare i lead in clienti!

Alcuni esempi di lead nurturing

Si possono adottare diverse strategie di lead nurturing ma per capire qual è quella giusta per la propria azienda occorre studiare il target! Ecco alcuni esempi di contenuti utilizzati in modo frequente e da cui poter prendere ispirazione :

  • Welcome e-mail: si tratta di mail in cui il brand, oltre a dare il benvenuto al potenziale cliente, racconta la sua azienda, i prodotti/servizi principali e i punti di forza che lo distinguono dai competitors.
  • Newsletter: una tipologia di mail molto utilizzata per promuovere nuovi prodotti, presentare offerte/promozioni e raccontare qualcosa in più del brand. La caratteristica principale di questa mail è la sua cadenza, l’azienda diventa un contatto frequente nella posta dell’utente.
  • Call to action (CTA): un altro potentissimo strumento per trasformare i contatti in clienti. Coloro che rispondono a una CTA sono definiti utenti “caldi” perché dimostrano un interesse concreto verso l’azienda. Le call to action più efficaci sono quelle più coinvolgenti, accattivanti e capaci di sollecitare la fantasia e la curiosità degli utenti.
  • Video: le aziende spesso intervengono con dei video personalizzati e interattivi dedicati ai potenziali acquirenti. Si tratta di contenuti che catturano facilmente l’interesse degli utenti e sono ideali per comunicare in modo trasparente e completo.

Via Tivoli 8 00156, Roma